On. Calogero Gueli

Calogero Gueli, (1938- 2011)

Intellettuale, scrittore, poeta, politico, nasce a Campobello di Licata, dove vive e dedica la sua vita.

Consegue il diploma di maturità classica e il diploma superiore in giornalismo e radiofonia.

Si sposa, dal matrimonio nascono tre figli. Viaggia per il Belgio, la Francia, dimora nel nord Italia e lavora a Torino e in Brianza.

Da adolescente milita nel PCI, facendo parte del direttivo della FGCI provinciale.

Per 47 anni uomo politico del PCI prima e dei DS poi, dove riveste la carica di deputato dell’Assemblea regionale siciliana dal 1976 al 1981 e dal 1986 al 1991, rivestendo anche la carica di deputato questore.

Fu sindaco per la prima volta nel 1968 della sua cittadina, riveste tale carica per oltre 30 anni, in ogni competizione elettorale ottiene la maggioranza delle preferenze.

Nelle due competizioni elettorali per elezione diretta a sindaco ottiene il 60% delle preferenze, venendo eletto a primo turno.

Dedica parte del suo tempo ai suoi hobby: la lettura e la scrittura.

L’attività politica e letteraria sono inscindibilmente legate e si sorreggono reciprocamente, tanto che a periodi intensi di lavoro politico si intersecano periodi di creazione artistica.

Durante la sindacatura trasformò da piccolo borgo agricolo in oasi verde, il piccolo centro di Campobello di Licata.

Fece costruire asili nido, scuole, il centro d’accoglienza per i disabili, il centro Polivalente per offrire ai giovani e meno tutte le forme per gli accrescimenti culturali. Fece realizzare la piscina pubblica con vasche olimpioniche in un piccolo centro della Sicilia, qual’ è Campobello di Licata.

Dal Maestro Silvio Benedetto fece realizzare murales, monumenti e bronzi, ma il vero fiore all’occhiello fu “il Parco della Divina Commedia”, da far conoscere al mondo per il fascino culturale ed artistico che lo caratterizza.

Poeta e scrittore appassionato scrisse diverse opere letterarie.

A Varedo scrisse il primo poemetto “Luglio ’60” prendendo lo spunto dai moti verificatisi in Italia contro il governo Tambroni proprio in quell’anno, premiato a Sarzana.

Nel 1963 pubblicò “La Partenza” sua opera prima scritta nel 1959, spaccato degli anni ’50 di un villaggio siciliano.

Scrisse:

  • – “La scure accantonata” che ha come sfondo il congresso del PCI svoltosi a Roma nel 1975;
  • – “Una ballata per Pio” in omaggio a Pio La Torre vittima della mafia;
  • – “Ballata sulle rive del mar nero”, canti scritti in URSS;
  • – “Ballata per uomo”, sulla vita e morte di Enrico Berlinguer;
  • – “Il bastone e lo scialle”, sullo sfascio di una famiglia siciliana;
  • – “Costellazione Gelinda” che ha fatto gridare allo scandalo i lettori più bigotti;
  • – “L’anno prossimo a Gerusalemme”, uno spaccato dell’Italia di fine secolo;
  • – “La lettera d’amore non spedita”, un canto di amore che percorre la concezione dell’amore nei secoli;
  • – la “Ballata dei Vagabondi”.

Concluse l’attività letteraria con “Il male nero”, “Assassinio nella sala gialla”, “In carcere all’Ucciardone” e “La ballata del sindaco Andrea”.

Da sempre un uomo al servizio dei cittadini, di notevole spessore culturale, con una moralità integerrima.

 

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