Come si ricorderà, il Vascone di Borginissimo, “dipenta” (così comunemente chiamato dai campobellesi dal nome dell'impresa costruttrice), entrò in funzione alla fine degli anni ’70.
Per oltre un ventennio venne utilizzato per le irrigazioni di diversi ettari di vigneti circostanti. Inizialmente, l’acqua veniva sollevata dai pozzi creati accanto la struttura ed immessa nel Vascone, ma si scoprì subito che fu un fallimento, cagionando il prosciugamento di tutti i pozzi circostanti nel raggio di qualche chilometro. Si dovette realizzare subito una condotta relativamente breve per il prelievo dell’acqua dalla diga “San Giovanni” di Naro, per pomparla nel vascone. Fu una vera e propria manna per tutti gli agricoltori della zona nord-ovest del nostro centro che usufruivano del prezioso liquido. Dopo gli anni delle estirpazioni di diversi vigneti, cessò l’attività di raccolta e distribuzione dell’acqua da parte della “dipenta” e l’abbandono della struttura.
E’ notizia degli ultimi giorni l’incessante interessamento da parte del Sindaco Gianni Picone per il ripristino del Vascone. Dopo l’incontro con l’Assessore Reg.le all’Agricoltura Avv. Caleca, ieri si è tenuto un incontro al Comune con il responsabile del Consorzio di Bonifica 5 Gela (ente proprietario del Vascone) Dott. Vincenzo Caruso e il Dott. Petralia, capo dell'area tecnica per avviare in collaborazione con il nostro ufficio tecnico il progetto definitivo da mandare in gara per la sistemazione e per l'approvvigionamento idrico.
Il Sindaco, al termine dell’incontro ha dichiarato: ”La cosa certa è che ci sono le somme a disposizione e ci auguriamo che nel più breve tempo possibile si possa arrivare ad erogare l'acqua per uso irriguo nelle contrade di Borginissimo - Regaleone. A giorni sarà indetta una conferenza di servizi a Palermo all'Assessorato all'agricoltura per definire alcune situazioni”.
Alessandro Casuccio