Donata alla biblioteca comunale la tesi della Dr.ssa Francesca La Mattina

A voi, miei compaesani, affinché non si dimentichino le origini e vengano tramandate ai posteri”. Questa è la dedica nel libro, o, meglio ancora, nella tesi di laurea che la Dottoressa Francesca La Mattina ha donato alla biblioteca comunale. 

La cerimonia si è svolta stamani nella sala Consiliare “Giudici Saetta e Livatino”, alla presenza dei genitori, del Sindaco, degli Assessori Santina Accascio e Calogero Lombardo, funzionari vari e dipendenti del Comune.

Francesca La Mattina ha conseguito la laurea in lettere moderne all’ ateneo di Palermo lo scorso 10 marzo discutendo circa il “Folklore cerimoniale a Campobello di Licata  - tra tradizione e modernità”. Relatore della tesi è stato il Prof. Dott. Ignazio Buttitta. La ricerca verte nella riscoperta delle tradizioni popolari, soffermandosi in particolar modo sulle feste popolari campobellesi e soprattutto della festa della Madonna dell’Aiuto e della ormai famosissima “rietina”. Inoltre, la tesi traccia  a grandi linee l’evoluzione socio-economico dagli albori fino ad arrivare ai nostri giorni del nostro centro contadino. Oltre agli amministratori e a tutti i presenti,  ha voluto ringraziare quanti hanno contribuito per la realizzazione del lavoro svolto. Il Sindaco si è soffermato nell’esortare i giovani affinché possano conservare le antiche tradizioni locali, ed ha ricordato i momenti più belli vissuti nelle feste tradizionali quando era in età scolare. Ha anche affermato: “E’ la prima volta, a memoria d’uomo, che al nostro Comune  sia stato donato una tesi di laurea tanto importante quale patrimonio culturale, e, mi auguro che altri  laureandi possano seguire l’esempio della dottoressa La Mattina mettendo i lavori a disposizione a tutta la collettività".

L’Ass.  Lombardo ha concluso affermando che è lodevole e  importante la ricerca svolta sulle tradizioni e sulle manifestazioni folkloristiche del nostro territorio, e, tali ricerche vanno conservate per le generazioni future che ne faranno tesoro. 

 Alessandro Casuccio