Ieri, con inizio alle 18,30 si è svolta la S.Messa in occasione dei festeggiamenti di San Giovanni Battista, patrono del nostro comune.
Con una folla gremita e raccolta, l’Arciprete Don Calogero Montana e Don Liborio Giordano hanno officiato la funzione religiosa per la prima volta nella storia campobellese, nel cortile adiacente al municipio tra la via Garibaldi e piazza XX Settembre, proprio sotto la palma dove si riunirono per una intera notte, (secondo lo storico Dott. Ugo Antonio Bella), il famoso Nino Bixio con altri campobellesi che successivamente presero parte allo “Sbarco dei Mille”. Presenti, oltre al Sindaco Gianni Picone, Il Presidente del Consiglio Comunale Dr.Giuseppe Vinci, la Giunta Municipale, alcuni consiglieri comunali, il maresciallo dei carabinieri comandante Luca Vitobello, il comandante della Polizia Municipale Dr.Salvatore Cutaia, il vice comandante Dr. Angelo La Mattina, Don Vincenzo Avanzato, ed un gran numero di dipendenti comunali, i quali, hanno contribuito al successo della funzione religiosa.
Alla fine della messa, l’Arciprete, dopo aver ringraziato il Sindaco e le autorità presenti, ha anche voluto ringraziare tutti coloro che hanno partecipato con gran raccoglimento l’intera funzione. Oltre ad augurare il buon onomastico a tutti i “Giovanni” presenti, un particolar augurio lo ha voluto formulare a tre “Giovanni”. A Giovanni Picone in quanto Sindaco. A Giovanni Blanda, il quale, col suo articolo su un giornale locale, lo ha reso famoso per un giorno, infatti, Rai Tre, ha trasmesso durante il telegiornale l’intervista dell’Arciprete circa il rinvio di due ore della processione del simulacro di San Giovanni, per dar modo ai fedeli di seguire la partita dell’Italia. Infine, il terzo, Giovanni Tornambè, che, col coro degli Alma Laetitia Cantorum, hanno allietato l’intera funzione con i loro canti.
A seguire, l’Arch. Calogero Brunetto, vice presidente della Società Culturale Storia Patria di Agrigento, ha presentato il dipinto del pittore locale Angelo Monachello che lo ha donato al nostro Comune. Il dipinto è una copia abbastanza fedele all’originale dal titolo “La Madonna del Rosario” asportato da ignoti ladri nel dicembre del 2011 dalla Chiesa Madre. La tela originale era risalente al XVII secolo.
Infine, lo stesso Architetto Brunetto ha fatto dono anch’egli di una riproduzione della “licenza regia di edificazione dell'abitato di Campobello” da parte del Barone Ramondetta Sammartino, che fu resa esecutiva nel termine di un mese, ovvero il 28 giugno 1681, la stessa settimana in cui cadeva e cade il giorno di commemorazione di San Giovanni Battista. Il Barone, per onorare la memoria del padre, Giovanni Sammartino, volle che la Chiesa Madre fosse dedicata a San Giovanni Battista, con la prerogativa di patrono di Campobello di Licata.
Alessandro Casuccio